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Channel: Commenti a: Attacco a Kersevan e Cernigoi su “Patria indipendente”
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Di: Laura Matelda Puppini

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Mi preme fare una considerazione sulla canzone, scritta in lingua veneta: “A Pola xe l’Arena,/ La “Foiba” xe a Pisin”.
Il problema non è Claudia Cernigoi, perché il testo citato nel mio precedente, stesso oggetto, non era firmato da Claudia Cernigoi.
Trovo invece su altro sito:
« Abbiamo poi anche il vate Giulio Italico, al secolo Giuseppe Cobol (poi italianizzatosi in “Cobolli Gigli”, al quale è dedicato uno dei ricreatori triestini), che pubblicò, nel 1919 (ben prima dell’avvento del fascismo, dunque), un libretto dal titolo “Trieste. La fedele di Roma”. In esso è contenuta la trascrizione dell’aulica canzoncina, anch’essa di evidente origine pisinota, che così recita:

A Pola xe l’Arena,/ La “Foiba” xe a Pisin/ che i buta zò in quel fondo/chi ga zerto morbin.
E a chi con zerte storie/Fra i piè ne vegnerà,/Diseghe ciaro e tondo:/Feve più in là, più in là.»

(Da: “La mitologia della foiba”.Foibe tra storia e mito (13 parte) – in:www.comunisticesena.it/).

Se il testo della canzone risale al 1919 non può esser riferito a fatti relativi agli anni quaranta.

In questo caso non è importante se il sito sia o meno di comunisti, ma se le informazioni riportate dallo stesso e da me citate, siano vere o meno.
Ed in effetti Giuseppe Cobolli Gigli esistette realmente e scrisse con lo pseudonimo di Giulio Italico, Trieste, la fedele di Roma, Ed. Lattes, Torino 1919: (it.wikipedia.org/wiki/Giuseppe_Cobolli_Gigli‎).


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